Ciao Enrico, amico nostro !

Tutta la nostra comunità ti saluta e ti abbraccia attraverso le parole di un tuo collega ma soprattutto caro amico Gaetano, raccontando la bella persona che eri.

” Ciao Enrico, anzi Enricuccio come ti chiamavo io quando ti dovevo chiedere qualcosa da fare per i nostri ragazzi.

Eh sì perché ne hai fatte di cose per i tuoi ragazzi, per il tuo borgo, ti sei sempre sentito parte di un grande famiglia.

Questa è stata sempre casa tua e ogni mattina che entravi nel centro con quell’allegria che ti ha sempre accompagnato noi ce ne accorgevamo tutti perché a tutti noi dicevi qualcosa a chi un “ma che stai a dì” a qualcun altro facevi le corna al direttore dicevi “non ci sono i soldi”,  ai salesiani “abbasso i preti” insomma una ventata di gioia che ci faceva iniziare bene la giornata, e poi entravi nei laboratori che ti hanno visto sempre protagonista, ti avvicinavi  a qualche ragazzo che  vedevi in difficoltà e con la tua immensa bontà lo aiutavi a risolvere quel problema “insormontabile” incoraggiandolo a non darsi per vinto e credere nelle sue capacità  e poi sparivi nel nulla dicendo che mica eri come noi che non avevamo niente da fare!! 

Ti ricordi quante cose abbiamo fatto insieme? Ti ricordi la castagnata?  Le salsicce alla festa di Don Bosco? I pranzi insieme? i pomeriggi di lavoro dentro e fuori il centro? Ogni volta che finivamo, stanchi ma contenti, dicevi sempre la stessa cosa “questa è l’ultima volta che lo faccio…. Io do le dimissioni” ma la volta dopo eri sempre il primo ad organizzare e a rimboccarti le maniche.

Sei stato una guida, un faro illuminante per tanti ragazzi a cui hai dato un futuro, una possibilità di crearsi una famiglia. Ancora oggi quando giriamo per le aziende troviamo i tuoi ex allievi, ormai uomini e padri di famiglia, che ti ricordano con affetto e gratitudine ripetendoci che sei stato un loro punto di riferimento. Uno dei tanti ex allievi ti ha salutato così: “Grazie per tutto il tempo che mi hai dedicato, grazie di tutto, fai buon viaggio e continua ad insegnare come solo tu sapevi fare”

Sei stato una guida anche per tanti di noi, con la tua semplicità, con il tuo modo di fare, con il tuo impegno, con la tua caparbietà, ci hai insegnato a trovare in ogni ragazzo che don Bosco ci affidava quella leva necessaria ad aprire il suo cuore per farlo diventare un buon cristiano e un onesto cittadino.

Ciao Enrico, ciao amico mio. E’ stato bello condividere la mia vita, la nostra vita con te, salutaci Don bosco e insieme vegliate su di noi, sui nostri ragazzi e sulla tua famiglia. 

E mi raccomando…… non fare il capoccione brontolone anche li. “

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